Non vogliamo entrare nel merito di una disputa cui, come Associazione Forense Nazionale AMB, non abbiamo preso parte, né vogliamo entrarci. Vogliamo dire che non è possibile che ogni volta in cui qualcuno prende una iniziativa e la pone in essere, finisca tutto, non a tarallucci e vino, ma con pesanti e offensivi insulti che regolarmente finiscono sul tavolo di un Procuratore e/o del Consiglio di Disciplina. Noi di AMB siamo fermamente convinti che prima di dare esecuzione ad azioni eclatanti, sia indispensabile avere contezza del numero degli aderenti e, sopratutto, della loro presenza. Per questo abbiamo sempre rifiutato di metterci a capo di pochi, in attesa che altri si aggreghino. Succede sempre che non si aggreghi nessuno e che le azioni, pur apprezzabili, siano controproducenti per la nostra causa. La realtà ci sta dando ragione.
Non nascondiamo che la nostra Associazione si trova in un momento di stasi. Siamo stanchi e demotivati e, sopratutto, non vediamo alcuna reazione positiva da parte dei Colleghi che avrebbero ogni sacrosanto motivo per reagire… ma non possiamo, in coscienza, chiamare a raccolta un esercito che non ha più voglia o fantasia di combattere. Molti di noi vedono la realtà: dall’alto è stata decretata la nostra soppressione – non importa se siamo bravi, competenti e onesti – siamo dei numeri che devono essere ridotti.
Abbiamo sempre denunciato ad alta voce i nostri problemi reali, quelli che noi stessi, ogni giorno, ci troviamo ad affrontare. Abbiamo affrontato le ire di molti potenti e dei loro adepti che ci hanno ostacolato in ogni modo… lo abbiamo fatto in quanto interessati personalmente a cambiare la nostra situazione… non vogliamo soccombere sol perché questo si è deciso per noi. Ma ora, francamente non sappiamo più come andare avanti. Sappiamo che divisa l’Avvocatura medio-bassa scomparirà. Ma se gli avvocati che ne fanno parte preferiscono agire da soli e offrirsi alla fine senza reagire… non abbiamo più armi per combattere.
Non serve a nulla che molti ci dichiarino solidarietà con pacche sulle spalle e parole tipo”bravi!” “Finalmente un’Associazione che davvero denuncia i nostri problemi e tutela i nostri interessi“, se subito dopo arriva, come una doccia fredda: “purtroppo non posso darvi una mano perché ho troppi impegni” o “tengo famiglia” e nessuno ci dà una mano neppure con una tessera di importo libero, tranne i soliti pochi. Senza truppe non si fa una guerra. Senza finanze non si organizzano le truppe.
E non vogliamo neppure unirci ad iniziative che sappiamo essere fallimentari, non perché infondate (anche se riteniamo che le varie azioni intraprese da altri Gruppi e Colleghi affrontino solo una parte dei nostri problemi), ma perché in realtà non coinvolgono mai la base, ma solo pochi che alla fine vengono visti dai Colleghi come persone che si atteggiano a leader, cosa deleteria tra pari che non riconoscono capi. Di conseguenza, visto che ci abbiamo creduto e ci crediamo, finché non ci saranno presupposti differenti, AMB continuerà esclusivamente a denunciare, nella bacheca del gruppo In difesa dell’Avvocatura medio-bassa, ogni lesione dei nostri diritti. Altro non possiamo fare.
Avv. Pasqualina Ortu
Vicepresidente Associazione Forense Nazionale AMB